Intervento di correzione del piede piatto nel bambino

Insieme al Dott Alessandro Caprio scopriamo l’intervento di correzione del piede piatto nei bambini.

Cos’è il Piede piatto

Con il termine piede piatto s’intende un piede caratterizzato, alla prima ispezione, da un abbassamento della volta plantare nella parte interna. Nei bambini di età inferiore ai due anni, l’assenza della volta plantare è spesso dovuta a sovrabbondanza del tessuto adiposo della pianta del piede che si ridurrà poi negli anni ed è quindi da considerarsi normale.

Le cause del piede piatto possono essere di differente natura:

  • Congenita (sinostosi tarsali, sindromi malformative complesse, tendine di Achille corto);
  • Neuromuscolare (paralisi cerebrali infantili, miopatie, distrofie);
  • Da lassità articolare, da malattie sistemiche responsabili di iperlassità (Marfan, Ehlers-Danlos);
  • Post-traumatica (frattura di calcagno, frattura di astragalo);
  • Infiammatoria (artrite idiopatica giovanile);
  • Idiopatica (a causa sconosciuta).

intervento piede piatto bambino

La correzione chirurgica del piede piatto consiste in un intervento che permette di correggere definitivamente la ‘malformazione’. Quando il trattamento riabilitativo con esercizi di rinforzo dei muscoli preposti al mantenimento della volta plantare o l’uso di plantari non ha tratto beneficio, è necessario valutare la necessità di intervenire chirurgicamente nei bambini tra gli 11 ed i 14 anni che presentino un piede piatto con importante deviazione esterna del calcagno.

intervento piedi piatti: Come si esegue

Una volta, l’intervento era più invasivo e veniva eseguito operando sia sulle ossa che su tendini, strutture capsulari e legamentose, con successiva immobilizzazione con gesso. Attualmente esistono diverse tecniche che prevedono la semplice introduzione di una vite per via percutanea subito sotto la caviglia, dal lato esterno, attraverso un forellino della cute che richiede la chiusura con un solo punto di sutura.

Correzione piede piatto bambino: Come funziona

La correzione del piede piatto è inizialmente di natura meccanica, successivamente è di tipo propriocettivo, poiché lo stimolo meccanico esercitato dalla vite a livello dei recettori dei tessuti del ‘seno del tarso’ stimola in modo riflesso i muscoli designati al mantenimento della volta la cui tensione si adatta alla nuova situazione permettendo il mantenimento definitivo della correzione.

Intervento per piede piatto: tempi di recupero

Dopo l’intervento il bambino dovrà utilizzare per 15 giorni due tutori che gli permetteranno di camminare autonomamente. Dopo la rimozione dei tutori diventa importante effettuare un percorso riabilitativo individuale e personalizzato che permetterà nella prima fase (15-30 giorni) di recuperare tutto l’arco di movimento di piede e caviglia e una deambulazione con un corretto schema del passo.

In una seconda fase saranno inseriti esercizi per recuperare la forza muscolare ed esercizi funzionali (ad esempio stare in equilibrio, camminare sulle punte), sempre rispettando i criteri della correzione chirurgica.

Intervento Piedi piatti: l’intervista al Dott. Alessandro Caprio

Intervento piede piatto bambino: AFFIDATI AL DOTT. ALESSANDRO CAPRIO

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